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LA PRANO-PRATICA
(ex Pranotrapia)
La principale azione riequilibrante esercitata dall' Operatore proviene da una emissione di biofotoni cerebrali. La trasmissione elettromagnetica cerebrale del Prano-pratico stimola per Biorisonanza l'attività cellulare cerebro-organica del paziente nelle stesse frequenze.
La nostra Associazione si distingue perchè, oltre ad insegnare le tecniche di Bioprano-pratica e Prano-pratiche utilizzando le emissioni delle mani insegna a gestire per Biorisonanza l'attività elettromagnetica del RNA dei neuroni cerebrali che per induzione portano le informazioni al DNA delle cellule organiche.
La rigenerazione cellulare ottenuta si può documentare utilizzando una speciale apparecchiatura.
Fino a qualche tempo fa si credeva che il cervello fosse solo una massa pensante e che le guarigioni fossero dovute ad un effetto placebo o ad un'azione suggestiva provocata dall'Operatore che produce va "calore" dalle sue mani.
I detrattori asserivano che quando l'Operatore (chiamato anche Guaritore) "non sapeva guarire" era un ciarlatano ed il fluido "non esisteva". Quando l'ammalato invece guariva era quest'ultimo che si suggestionava da solo. Se fosse questo il meccanismo viene da chiedersi come mai questo procedimento di autosuggestione indotta non funzioni anche quando il curante sia un Medico.
Si confondeva il "PRANA" o "soffio vitale" con "l'alito vitale".
Si ridimensionava il flusso bioradiante emesso dall'Operatore con allusioni fantasiose asserendo l'inesistenza delle facoltà paranormali dell'uomo e l'impossibilità di trasmettere "energie" dal proprio cervello salvo che con antenne alte 5 km messe sul capo.
Ora è possibile documentare sia la sensitività che le facoltà Prano-pratiche rilevando l'emissione di elettroni dalle mani dell'Operatore (a 10 - 20 cm di distanza) ed il loro grado di penetrazione necessario a riattivare la funzionalità cellulare degli organismi.
Sono stati realizzati filmati che dimostrano come il Prano-pratico sia in grado di captare ed emettere Biofotoni ed Elettromagnetismi dalle mani e dal cervello in modo che possa aiutare le persone sofferenti.